Beata Blandina Merten
Orsolina
Blandirla (1883-1918) si consacrò al Signore nell'Ordine delle Orsoline, distinguendosi per la totale dedizione ai bambini a lei affidati. La tubercolosi ridusse la sua vita religiosa a soli undici anni e quella naturale a trentacinque. Nonostante la malattia, continuò a insegnare come maestra, caricandosi anche di tanti lavori straordinari o di supplenza. In infermeria non si lagnò mai di qualcosa, prima di lei voleva che si accudissero le altre consorelle ammalate; non chiedeva mai niente, sorrideva sempre. La Scrittura, la Messa e la preghiera erano il centro della sua vita. «Suor Blandina non ha fatto nulla di speciale nella sua vita; ma ha compiuto i suoi doveri di ogni giorno in maniera particolare… così che oggi la Chiesa la può mostrare solennemente come beata da imitare: agli insegnanti, agli educatori, ai religiosi, come a tutti i credenti che nel fedele e quotidiano adempimento dei doveri e nell'amore al prossimo seguono tranquillamente e segretamente Cristo e tendono alla perfezione cristiana» (Giovanni Paolo II, Omelia per la beatificazione, 1 novembre 1987).