Beata Elisabetta Canori Mora
Sposa
«Propongo di non desiderare niente che sia di mio profitto, ma di compiere in ogni istante la santa volontà di Dio»: la santità di Elisabetta si realizza con questo proposito. La Beata, nata nel 1774 in una famiglia benestante e di forti valori cristiani, si sposa con l'avvocato Cristoforo Mora. Purtroppo, dopo alcuni mesi di matrimonio, l'uomo si rivela psicologicamente fragile, tradisce la moglie, si allontana dalla famiglia e la riduce sul lastrico. Nonostante questo, Elisabetta gli resta fedele. Dopo la nascita delle figlie, inizia a lavorare, segue la loro educazione e si occupa della casa. Dedica anche molto tempo alla preghiera, al servizio dei poveri, all'assistenza dei malati e delle famiglie in difficoltà. Offre se stessa e le sue sofferenze a Dio per il bene della Chiesa e la conversione del marito che, come aveva profetizzato Elisabetta, subito dopo la sua morte, si converte, diviene frate minore conventuale e poi sacerdote e dirà alle figlie: «Una simile madre non si trova al mondo, e io sono indegno di esserle consorte».