Beata Lucia (Broccadelli) da Narni
Domenicana
Sentendosi fin da bambina chiamata a darsi completamente a Dio, Lucìa (1476-1544), dopo un matrimonio di breve durata, impostogli dai parenti, entrò nell'Ordine delle Terziarie domenicane e qui iniziò la sua straordinaria esperienza mistica che la portò a ricevere le stigmate, li duca di Ferrara, Ercole I d'Este, chiese al papa Alessandro VI di poterla avere come sua consigliera e per lei fece costruire un monastero di cui fu fatta priora. La sua personalità spirituale e il suo ascendente richiamavano persone di ogni ceto sociale. La sua sapienza e il suo carisma di discernimento stupivano. Quando però, nel 1505, il duca morì, Lucia venne accusata di eccessiva durezza ascetica dalle consorelle che mal sopportavano la radicalità evangelica della loro priora e fu sostituita da un'altra priora che la trattò con severità e crudeltà. Trascorsero, così, 39 anni di continue e nascoste sofferenze eroiche, sopportate santamente, in una comunità che la guardava con diffidenza e con freddezza. Il suo isolamento fu tale che, alla sua morte, il popolo di Ferrara restò attonito, pensando che fosse morta da tempo.