Beati Martiri Agostiniani del Giappone
I primi missionari agostiniani giunsero in Giappone nel 1602. Il terreno prometteva un buon raccolto tanto che di giorno in giorno aumentavano i frutti della messe. Le conversioni si moltiplicavano. La vita agostiniana attraeva i nativi al punto tale che esistevano già religiosi; terziari e cinturati. Improvvisamente però scoppiò una persecuzione che rese vane tutte le speranze. Nel 1617 fu martirizzato il padre Ferdinando di san Giuseppe con il suo catechista, il cinturato Andrea Yoshida; nel 1622 padre Pietro da Zuñiga; nel 1630 frate Giovanni Shozaburo, gli oblati Michele Kiuchi e Tayemon, Pietro Kuhieye e Tommaso Terai Kahioye, e i terziari Mancio Seizayemon e Lorenzo Hachizo; infine nel 1632 i padri Bartolomeo Gutierrez, Vincenzo di Sant'Antonio e Francesco di Gesù. Furono beatificati tutti insieme nel 1867 da Pio IX. Non furono però soli a subire il martirio: altri membri dell'Ordine vennero martirizzati con loro. La loro festa testimonia l'internazionalità dell'Ordine agostiniano (Spagna, Giappone, Messico e Portogallo).