Beato Carlo Gnocchi
Sacerdote
Ordinato sacerdote, Carlo (1902-1956) dopo alcuni anni scelse di partire come cappellano militare degli alpini per il fronte russo. La drammatica esperienza della guerra e della ritirata dei soldati italiani lo gettò in una crisi profonda. Decise così di dedicare la sua vita all'assistenza degli orfani dei soldati morti in guerra, dei mutilati di guerra e dei disabili, fondando l'istituzione "Pro infanzia mutilata" (successivamente denominata "Fondazione prò juventute"). «La sua prematura dipartita costituì il sigillo di un'esistenza interamente donata a Dio ed al prossimo. Persino da morto egli volle donare ancora qualcosa di sé, offrendo le proprie cornee a un ragazzo e una ragazza non vedenti, che dal 29 febbraio 1956, all'indomani del suo decesso, poterono così cominciare a vedere. Si trattò, per quei tempi, di un gesto coraggioso e innovatore, anche se umile e discreto, un gesto capace di smuovere le coscienze e di stimolare positivamente la società… tutta la vita di don Carlo Gnocchi, compresa la sua stessa morte, è un luminoso segno di speranza» (Benedetto XVI).
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