Beato Ignazio (Nazju) Falzon
Chierico
L'ambiente in cui il beato maltese Ignazio (Nazju) Falzon - vissuto a La Valletta tra 1813 e 1865 - esercitò il suo apostolato fu la guarnigione britannica di stanza sull'isola del Mediterraneo. Durante la guerra di Crimea, infatti, il contingente di Sua Maestà britannica era di ben 20mila soldati. Con loro organizzò lezioni di catechismo e momenti di preghiera. Strinse forti legami di amicizia e, per suo mezzo, oltre 650 dei militari protestanti passarono al cattolicesimo (anche alcuni non cristiani si convertirono). Pur avendo preso gli ordini minori, Ignazio - che aveva tre fratelli, di cui due preti - non si ritenne degno di essere ordinato sacerdote. Non esercitò neppure l'avvocatura, mestiere di famiglia per cui aveva studiato. Il 29 giugno del 1865, due giorni prima di morire, mentre recitava il «Veni creator», alle parole «Tu septiformis munere» gli apparve un globo di fuoco con sette lingue. È stato proclamato beato da Giovanni Paolo II nel maggio del 2001, durante il pellegrinaggio sulle orme di san Paolo.