Beato Teodoro Romza
Vescovo e martire
Nel giorno in cui la Chiesa addita alla nostra contemplazione la gloria di tutti i santi che, in comunione con tutti noi sulla terra, nel Paradiso vivono già la beatitudine eterna, ricorre anche la festa liturgica dell'ucraino Teodoro Romza, uno dei martiri del Novecento beatificati da Giovanni Paolo II. Era nato il 14 aprile 1911 nella regione dei Carpazi. Dopo gli studi a Roma fu ordinato sacerdote della comunità greco-cattolica nel 1936. Rientrato nella sua diocesi di Mukacevo, ne divenne vescovo a soli trentatré anni. Visse il suo ministero coraggioso in anni difficilissimi, tra gli orrori della guerra prima e le minacce comuniste poi. Il 27 ottobre 1947 fu autorizzato a recarsi in visita a una chiesa del suo distretto. Ma in realtà si trattava di una trappola: la sua carrozza venne investita da un camion e i superstiti picchiati con spranghe di ferro. Per essere sicuri di ucciderlo all'ospedale dove fu trasportato il vescovo Romza venne anche avvelenato. Ma la coraggiosa testimonianza che aveva lasciato non morì: negli anni della persecuzione la comunità greco-cattolica ne tenne viva la memoria.