San Francesco Caracciolo
Sacerdote
Discendente di una delle più antiche famiglie del regno di Napoli, Francesco (1563-1608) fino a 22 anni condusse la vita comune a tutti i rampolli di famiglia nobile. Due fatti singolari segnarono la sua vita: una malattia che lo ridusse in fin di vita e che gli fece maturare la vocazione al sacerdozio, e una lettera indirizzata a un suo omonimo, recapitatagli casualmente, con la quale un sacerdote genovese e un abate napoletano invitavano un loro lontano parente a dare vita a un nuovo ordine religioso. Francesco, già impegnato in opere di carità in favore dei prigionieri e dei condannati a morte, accettò quell'invito e assieme a loro diede vita all'Ordine dei Chierici Regolari Minori, con lo scopo di assistere i condannati e i carcerati, educare la gioventù e istituire eremi per chi desiderava dedicarsi alla vita contemplativa. Caratteristica principale dell'Ordine fu l'adorazione perpetua del Santissimo Sacramento e proprio per questo, nelle arti figurative, Francesco Caracciolo è rappresentato spesso con un ostensorio in mano.
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