Natale del Signore
Solennità
«Quando ascoltiamo o pronunciamo, nelle celebrazioni liturgiche, "oggi è nato per noi il Salvatore'', non stiamo utilizzando una vuota espressione convenzionale, ma intendiamo che Dio ci offre, oggi, adesso, a me, a ognuno di noi, la possibilità di riconoscerlo e di accoglierlo, come fecero i pastori a Betlemme, perché lui nasca anche nella nostra vita e la rinnovi, la illumini, la trasformi con la sua grazia, con la sua presenza. Il Natale non è un semplice anniversario della nascita di Gesù, ma è celebrare un mistero che ha segnato e continua a segnare la storia dell'uomo. Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi (cfr. Gv 1, 14), si è fatto realmente uno di noi. È un mistero che interessa la nostra fede e la nostra esistenza, un mistero che viviamo concretamente nelle celebrazioni liturgiche, in particolare nella santa Messa. L'incarnazione del Figlio di Dio appare non solo come l'inizio e la condizione della salvezza, ma come la presenza stessa del mistero della nostra salvezza: Dio si fa uomo, nasce bambino come noi, prende la nostra carne per vincere la morte e il peccato» (Benedetto XVI, Natale 2011).