Santa Matilde di Hackeborn
Monaca
«Matilde (ca.1240) nasce nella famiglia del barone di Hackeborn, una delle più nobili, ricche e potenti della Turingia, imparentata con l'imperatore Federico II e nel 1258 diventa monaca distinguendosi per umiltà, fervore, amabilità, limpidezza e innocenza di vita, familiarità e intensità con cui vive il rapporto con Dio, la Vergine, i santi. La preghiera e la contemplazione sono l'"humus" vitale della sua esistenza: le rivelazioni, i suoi insegnamenti, il suo servizio al prossimo, il suo cammino nella fede e nell'amore hanno qui la loro radice e il loro contesto. La sua predilezione è per il Vangelo. In una delle visioni, è Gesù stesso a raccomandarle il Vangelo; aprendole la piaga del suo dolcissimo Cuore, le dice:"Considera quanto sia immenso il mio amore: se vorrai conoscerlo bene, in nessun luogo lo troverai espresso più chiaramente che nel Vangelo. Nessuno ha mai sentito esprimere sentimenti più forti e più teneri di questi: Come mi ha amato mio Padre, cosi io vi ho amati'» (Benedetto XVI).