San Cipriano di Kiev
Metropolita
Religioso di origine bulgara, fu inviato in Russia nel 1373 dal Patriarca di Costantinopoli Philotheus Kokkinos con il compito di risolvere lo scontro politico che si era venuto a creare tra i Principi di Lituania e di Tver' e il Metropolita Alessio, ponendosi nel ruolo di mediatore. Nel 1375, alla ripresa delle ostilità tra Moscovia e Lituania, il Principe Lituano chiese che Cipriano fosse nominato loro Metropolita. Per tale motivo Philotheus Kokkinos nominò il religioso Metropolita di Kiev e Lituania, in modo tale da poter unire le province ecclesiastiche dopo la morte di Alessio. Anche se tale evento si verificò nel 1378, Cipriano, inviso al potere moscovita, fu nominato Metropolita di Mosca solo nel 1381, al termine di numerosi intrighi. Un anno dopo, tuttavia, fu costretto a lasciare Mosca a causa dell'approssimarsi dell'esercito di Tokhtamyš. Sucessivamente fu rimosso dal soglio di Metropolita della città e sostituito con il Metropolita Pimen (1382-1384), a cui successe il Metropolita Dionisio I (1384-1385). Nel 1390, Cipriano fu reinstallato nella sua carica Vassili II, che aveva sempre appoggiato, e fu nominato Metropolita di Mosca e di tutta la Rus'. Cipriano è ricordato come un saggio custode della Chiesa ortodossa, nonché un fautore dell'unità delle terre russe. Nei fatti a lui va attribuita l'unità ecclesiastica nelle terre russe, includendo in questa persino il Gran Ducato di Lituania. Fu un uomo erudito e un esperto conoscitore dei rituali e della letteratura della Chiesa che cercò di dotare di norme chiare e precise il servizio liturgico e la vita monastica.