San Crescenzio di Roma
Martire
L'unica fonte biografica su Crescenzio sono gli Acta ricevuti dal Baronio ab Ecclesia Perusina, conservati nella Biblioteca Vallicelliana in una copia del 1600 e pubblicati negli Acta Sanctorum. Questi Acta sono stati redatti in Toscana, probabilmente quando avvenne, nel 1058, la traslazione del corpo di Crescenzio a Siena. Crescenzio, di nobile famiglia romana, fu battezzato con i genitori dal prete Epigmenio (24 marzo). Durante la persecuzione di Diocleziano la famiglia riparò a Perugia, dove morì il padre Eutimio. Ricondotto a Roma, sebbene avesse solo undici anni, per la sua fede cristiana, Crescenzio fu decapitato sulla via Salaria, fuori della porta. Nel cimitero di Priscilla, sulla via Salaria, è ricordato dagli itinerari romani medievali un martire Crescenzio (Crescenzione o Crescenziano), della cui venerazione sono state scoperte nel secolo scorso alcune testimonianze graffite. Il corpo, a richiesta del vescovo Antifredo, fu trasportato da Roma a Siena nella metà dell'XI secolo. Altre reliquie furono traslate a Tortosa nel 1606.