San Ferreolo di Vienne
Vescovo
Nel 473 S. Mamerto, vescovo di Vienne, costruì, al riparo dalle inondazioni del Rodano, una nuova chiesa e vi fece trasferire le reliquie dei martiri conservate fino ad allora nella vecchia basilica di S. Ferreolo, troppo minacciata dal fiume. S. Gregorio di Tours ha riportato i particolari di questa traslazione. Si scoprirono 3 tombe e fra esse quella di Ferreolo riconoscibile perché il Santo aveva presso di sé la testa del suo compagno S. Giuliano di Brioude. Si accreditò così la versione secondo cui Ferreolo, tribuno militare di guarnigione a Vienne, sarebbe stato perseguitato, flagellato e decapitato dal governatore Crispino sotto l'imperatore Decio. Precedentemente egli avrebbe facilitato la fuga del compagno Giuliano verso l'Alvernia. Ripreso, costui sarebbe stato decapitato sul posto e la sua testa portata a Vienne per essere presentata a Ferreolo; si spiegherebbe così la presenza della testa nella tomba del martire.