San Gaudenzio
Vescovo
Nato a Ivrea in una famiglia ancora pagana Gaudenzio è convertito al cristianesimo a Vercelli, da Eusebio, primo vescovo in tutto il Piemonte. Secondo alcuni, proprio a Vercelli, Gaudenzio diventa prete. Eusebio ne ha una tale stima da mandarlo presto a Novara, per aiutare il sacerdote Lorenzo, che da solo annuncia il Vangelo in un territorio ancora pagano. Lo scontro tra fede cristiana e antichi culti è poi complicato anche in Italia dall'aspro dissidio tra i fedeli alla dottrina del Concilio di Nicea e i seguaci di Ario. All'interno di questa disputa Eusebio è mandato in esilio dove è raggiunto da Gaudenzio, che però dall'Egitto tornerà presto in Italia, rimandato a Novara dallo stesso Eusebio. Ad aiutarlo ora c'è un nuovo amico: Ambrogio, vescovo di Milano. Il successore di Ambrogio, Simpliciano, lo consacra vescovo di Novara nel 398. Lo sarà per vent'anni, vivendo insieme a una comunità di sacerdoti dove venivano accolti gli aspiranti alla consacrazione sacerdotale.