San Gerardo Maiella
Religioso redentorista
All'età di 26 anni, Gerardo (1726-1755) riuscì a pronunciare i voti tra i Redentoristi, accolto come fratello coadiutore, dopo essere stato rifiutato dai Cappuccini a causa della sua fragilità di salute. Prima di partire aveva lasciato alla madre un biglietto con scritto: «Mamma, perdonami. Non pensare a me. Vado a farmi santo!». «Il "sì" gioioso e fiducioso alla volontà divina, sorretto da costante preghiera e da spiccato spirito penitenziale, si traduceva in lui in una carità attenta alle necessità spirituali e materiali del prossimo, soprattutto dei più poveri. Pur senza aver compiuto particolari studi, Gerardo aveva penetrato il mistero del regno dei cieli e lo irradiava con semplicità a coloro che lo avvicinavano» (Giovanni Paolo II). Egli fece dell'obbedienza eroica alla volontà di Dio un punto fermo della sua vita. In punto di morte pronunciò, davanti a Cristo viatico, queste parole: «Mio Dio, voi sapete che quanto ho fatto e detto, tutto l'ho fatto e detto per gloria vostra. Muoio contento, nella speranza di aver cercato solo la vostra gloria e la vostra santissima volontà».