San Jerbello (Sarbel, Charbel) Giuseppe Makhluf
Sacerdote
Nato in un villaggio del Libano nel 1828, rimase orfano di padre all'età di tre anni e passò così sotto la tutela dello zio paterno. Era un ragazzo semplice: si dedicava ad accudire il gregge e, mentre gli animali riposavano, si ritirava in preghiera in una grotta nelle vicinanze. Entrò nell'Ordine Maronita Libanese e nel 1859 fu ordinato sacerdote. Rimase nel monastero di Annaya per quindici anni; poi, dietro sua richiesta, ottenne di ritirarsi in un vicino eremo, dove si sottopose alle più dure mortificazioni e spese la sua vita nel silenzio, nel lavoro e nella preghiera di adorazione. San Charbel pregava in particolare per gli ammalati, per la conversione dei peccatori e per le anime del Purgatorio, soprattutto per quelle più abbandonate. Chiedeva suffragi per loro anche ad altri, affermando: «Se l'uomo facesse abitualmente il segno della croce e invocasse più spesso la Madonna, diminuirebbero le sue tentazioni, perché il segno della croce è un mezzo per scacciare il diavolo e il nome della Madre di Dio lo sottomette e lo respinge nell'abisso!».