San Pancrazio di Taormina
Vescovo e martire
Nacque ad Antiochia, in Cilicia. Narra un'antica tradizione che Pancrazio era appena adolescente quando suo padre infiammato dal desiderio di vedere Gesù, decise di recarsi a Gerusalemme, portando con sé il figlio. Pancrazio ebbe così la straordinaria occasione di vederlo con i suoi occhi. Fatto ritorno ad Antiochia, ebbe poi modo di udire la predicazione di San Pietro, dal quale venne battezzato, avviato al sacerdozio ed infine consacrato vescovo. Nell'anno 40 d.C. Pancrazio fu inviato da San Pietro in Sicilia quale primo vescovo di Taormina. Nella città sicula riuscì a convertire parecchi pagani, tra i quali lo stesso prefetto. I suoi nemici lo invitarono a un banchetto e tentarono di costringerlo a baciare un idolo di legno, oggetto che il vescovo con un segno di croce ridusse in frantumi. Ciò gli costò dunque la vita. Nel XV secolo i taorminesi introdussero il suo culto anche a Canicattì, che ancora oggi lo venera quale patrono.