San Pietro Canisio
Sacerdote e dottore della Chiesa
Pietro (1521 -1597) è figlio del sindaco di Nimenga (Olanda), ha perciò la possibilità di studiare diritto canonico e diritto civile. In questa città ama trascorrere il tempo libero nel monastero dei Certosini e la lettura del breve opuscolo sugli Esercizi spirituali, che sant'lgnazio ha scritto da poco, determina la svolta decisiva della sua vita. Compiuta la pia pratica a Magonza, sotto la direzione di padre Faber, entra nella Compagnia di Gesù ed è l'ottavo gesuita a emettere i voti solenni. A lui si deve la pubblicazione delle opere di san Cirillo di Alessandria, di san Leone Magno, di san Girolamo e di Osio di Cordova. Prende parte attiva al Concilio di Trento, come teologo del cardinale Truchsess e consigliere del papa. Sant'lgnazio lo chiama in Italia, mandandolo dapprima in Sicilia, poi a Bologna, per rimandarlo quindi in Germania, dove resta per trentanni, come superiore provinciale. Pio V gli offrì il cardinalato, ma Pietro Canisio pregò il Papa di lasciarlo al suo umile servizio della comunità.