San Policarpo
Vescovo e martire
«Policarpo fu dagli Apostoli stessi posto vescovo per l'Asia nella Chiesa di Smirne». Così scrive di lui Ireneo, suo discepolo. Nato da una famiglia benestante di Smirne, viene messo a capo dei cristiani del luogo verso l'anno 100. Sotto la persecuzione anticristiana dell'imperatore Antonino Pio, il vescovo, ormai anziano, viene portato allo stadio, perché il governatore romano Quadrato lo condanni. Quadrato vuole invece risparmiarlo e gli chiede di dichiararsi non cristiano, fìngendo di non conoscerlo. Ma Policarpo gli risponde tranquillo: «Tu fìngi di ignorare chi io sia. Ebbene, ascolta francamente: io sono cristiano». Rifiuta poi di difendersi di fronte alla folla e si arrampica da solo sulla catasta pronta per il rogo. Non vuole che lo leghino. È il 23 febbraio 155, verso le due del pomeriggio. Mentre viene ucciso, il martire eleva questa stupenda preghiera: «Sii benedetto sempre, o Signore, che il tuo nome adorabile sia glorificato in tutti i secoli da Gesù Cristo pontefice eterno e onnipotente, e che tutto l'onore ti sia reso con lui e con lo Spirito Santo, nei secoli dei secoli».
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