Sant'Antonio di Padova
Sacerdote e dottore della Chiesa
Nato nel 1195 a Lisbona da famiglia guerriera con ascendenti crociati, entrò dapprima tra gli Agostiniani, per passare poi ai Francescani in seguito alla vista delle salme di cinque frati martirizzati dai musulmani in Marocco e all'incontro con i frati di un piccolo convento, che lo colpirono per il modo di vestire e di annunciare la Parola di Dio. Aspirando al martirio, partì per l'Africa, ma dovette rientrare a causa di una malattia, approdando in Sicilia. Partecipò al capitolo generale della Porziuncola, dove conobbe Francesco. Scoperto dai superiori il suo "dono della parola", fu inviato a predicare, e fu anche insegnante di teologia a Bologna e Padova. La sua forte predicazione contro l'usura, convinse la città di Padova ad emanare una legge che la metteva al bando «su richiesta del reverendo e pio frate Antonio». In questa città Antonio morì, a soli 36 anni. Il popolo di Padova lo scelse subito come patrono e l'anno seguente il papa Gregorio IX lo proclamò santo. Pio XII, nel 1946, l'ha proclamato dottore della Chiesa.
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