Sant'Aussenzio
Sacerdote ed archimandrita
Sant'Aussenzio, probabilmente figlio di un persiano di nome Addas, trascorse gran parte della sua vita quale eremita in Bitinia, regione dell'Ellesponto davanti a Costantinopoli. In precedenza era stato una delle guardie equestri dell'imperatore d'Oriente Teodosio II, regnante dal 408 al 450. Venuto a conoscenza durante il servizio militare della vita eremitica praticata da parecchi asceti, Aussenzio decise di abbracciare il loro stile di vita stabilendosi sulla collina desertica di Oxia, a una dozzina di chilometri da Costantinopoli. Si guadagnò ben presto fama di santità e numerose persone cercavano il suo consiglio su questioni spirituali. Sembra che anch'egli ad un certo punto venne accusato di monofisismo, dottrina che negava la natura umana di Gesù, ma venne scagionato. Aussenzio costruì un nuovo eremo sul monte Skopa, nei pressi di Calcedonia, dedicando tutto il resto della propria vita alla pratica della mortificazione e all'istruzione dei suoi discepoli sempre più numerosi, tra i quali vi erano anche alcune donne, che vivevano ai piedi del monte Skopa ed erano conosciute come le «trichinaraeae», cioè indossatrici di sacchi. Aussenzio morì il 14 febbraio probabilmente nell'anno 473.