Santa Liberata
Vergine e martire
Santa Liberata era figlia di Lucio Catelio Severo già console di Roma e governatore del nord-est della penisola Iberica nell'anno 122. La madre Calsia partorì nove gemelle. Piena di pudore nel vedere un parto così numeroso, decise di annegarle nel mare, dando incarico di ciò alla levatrice che, in quanto cristiana non obbedì. Le battezzò con i nomi di Ginevra, Vittoria, Eufemia, Germana, Marina, Marciana, Basilisa, Quiteria e Liberata. Più tardi, dopo numerose peripezie, morirono tutte martiri sotto la persecuzine dell'imperatore Adriano. Fu don Giovanni Sanmillàn, vescovo di Tuy che diffuse il culto delle nove sante a partire dell'anno 1564. Il vescovo don Ildefonso Galaz Torrero, nel 1688 emanò un editto col quale ordinava la celebrazione della festa delle nove sorelle. Il corpo di santa Liberata si conserva nella cattedrale di Siguenza (Spagna). Santa Liberata è venerata come colei che ha il potere di togliere i tristi pensieri; da ciò si deve dedurre che la sua protezione si estende a tutti i mali che si desiderano evitare, sopratutto infermità e afflizioni. Contemporaneamente è colei che ci procura il bene della pace e della serenità.