Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno
Vescovi e dottori della Chiesa
Basilio nacque nel 330 a Cesarea di Cappadocia da genitori santi. Di buona educazione letteraria e di egregie virtù, prese a condurre vita eremitica, ma nel 370 fu eletto vescovo della sua città. Il tema che ricorreva più spesso e con più forza nei suoi discorsi era quello della carità, dell'aiuto ai fratelli bisognosi. Egli diceva che la tunica e i sandali che teniamo nell'armadio sono del povero. Se ciascuno si accontentasse del necessario e donasse ai poveri il superfluo, non vi sarebbero né ricchi né poveri. Non si fermò alle parole: alle porte di Cesarea diede vita ad una vera e propria città della carità con ospizi, rifugi, ospedali, laboratori e scuole artigianali.Tra i primi e più preziosi amici di san Basilio, c'era il coetaneo Gregorio Nazianzeno che condivise con lui la formazione culturale e il fervore mistico. Fu eletto patriarca di Costantinopoli nel 381. Egli aveva il temperamento del teologo e dell'uomo di governo, rivelò nelle sue opere oratorie e poetiche l'intelligenza e l'esperienza del Cristo vivente e operante nei santi misteri. Ricordiamo il suo motto: «Tutto è instabile, affinché portiamo amore alle cose stabili».