Santi Tommaso Cesaki, Antonio da Nagasaki e Lodovico Ibarki
Fanciulli, martiri
Al 6 febbraio il calendario liturgio della Chiesa commemora San Paolo Miki e 25 suoi compagni di martirio, protomartiri giapponesi. Questi gloriosi testimoni della fede cristiana morirono crocifissi sulla collina di Nagasaki il 5 febbraio 1597, inizio di una feroce ondata persecutoria protrattasi a lungo. In quel giorno toccò la palma del martirio anche a tre fanciulli giapponesi di età compresa tra i dodici ed i quattordici anni: San Tommaso Cosaki, nato ad Ise nel 1582, figlio di San Michele Cosaki, servitore dei muratori nella costruzione della chiesa e del convento di Miyako,terziario francescano; Sant'Antonio di Nagasaki, nato in tale città nel 1584, di padre cinese e madre giapponese, chierichetto e terziario francescano; San Lodovico Ibarki, nato ad Owari nel 1584, servitore del convento, terziario francescano. La venerazione nei confronti di questi gloriosi martiri non venne mai meno tra i cattolici indigeni, anzi la loro fama si propagò ben presto nel mondo. Papa Urbano VIII beatificò i protomartiri giapponesi il 14 settembre 1627 e il pontefice Beato Pio IX infine li canonizzò 1'8 giugno 1862.