Beato Geremia da Valacchia (Giovanni) Kostistik
Religioso dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, lasciato il nome nativo di lon, diventa fra Geremia da Valacchia. Passa per vari conventi e nel 1584 eccolo a Napoli in quello di Sant'Eframio Nuovo, dove resterà fino alla morte. Fra Geremia diventa una sorta di patrono della gente più derelitta, servendo la sua comunità nei compiti meno gradevoli; un numero crescente di diseredati fa appello alla sua straordinaria capacità di compatire, proprio nel senso di "soffrire insieme". Accompagna tutto questo con lunghe preghiere: ama soprattutto il Pater Noster e la Salve Regina. Assiste i malati con amore: gli affidano un religioso, fra Martino, che nessuno avvicina più per le troppe piaghe. Ci pensa lui, finché a sua volta crolla e cambia convento, ma dopo qualche tempo torna di nuovo accanto al frate: dice che il Signore lo vuole lì e lì rimane per quattro anni e mezzo, fino alla morte di Martino, che per molti è un sollievo, mentre lui piange: «Povero fra Martino, era la ricreazione mia…». Giovanni Paolo II lo ha beatificato nel 1983.
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