San Giovanni Nepomuceno
Martire
Giovanni Nepomuceno emerge dalle nebbie della storia in contorni sfocati al punto che ne fu messa in dubbio addirittura l'esistenza. La tradizione più antica parla dell'eroismo di un certo "Magister Jan", originario di Nepomuk in Boemia che, pur di non tradire il segreto della Confessione, viene gettato vivo nel fiume Moldava. Protagonista di questo macabro fatto, oltre al prete Giovanni, è un re corrotto e vizioso che sospetta della fedeltà di sua moglie. La regina, invece, è fedele e trascorre ore intere in preghiera, accostandosi spesso alla Confessione dal prete Giovanni. Re Venceslao, però, prima immagina una tresca della moglie con il confessore e poi l'esistenza di un amante di cui il prete non può non essere a conoscenza; così un giorno, gli ordina di raccontare che cosa gli ha detto la regina in Confessione. Non ha però fatto i conti con la ferma volontà e l'eroismo di Giovanni, che fermamente convinto dell'inviolabilità della Confessione, gli oppone un netto rifiuto. Il re si vendica così di questo "sgarbo" facendolo gettare di notte nel fiume, il 20 marzo 1393.
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