Beato Giovanni Colombini
Fondatore dei Gesuati
Nato nel 1304 da una ricca famiglia di Siena, diventava ben presto agiato mercante di lana, tessendo un'ampia rete di rapporti commerciali che lo portano ad entrare nel governo della città. Segue un felice matrimonio, allietato da due figli. Ma una occasionale lettura della vita di una S. Maria eremita in Egitto gli procura una profonda crisi spirituale, una svolta di vita decisiva. Restituisce con l'interesse i ricavati dell'usura e convince anche la moglie ad abbracciare la più austera povertà. I gravi sommovimenti politici della Siena del '300 spingono Giovanni a forme pubbliche e perfino plateali di conversione. Lui e la moglie decidono per una "sfacciata pubblicità" al Vangelo. Così diventano sguatteri nel palazzo dove Giovanni era stato governatore di Siena e i loro seguaci, anch'essi nobili, devono farsi mendicanti. La classica cerimonia dell'investitura cavalleresca del tempo diventa il rito con cui i novizi si spogliano in pubblico (come S. Francesco) per vestire di soli stracci, nel bel mezzo della piazza del palio di Siena, davanti all'immagine della Madonna, patrona della città. I suoi seguaci adottavano lo stile dei giullari del tempo nella predicazione per le strade e per le piazze, guadagnandosi l'appellativo di "folli di Dio". Il governo di Siena decide di allontanarlo come pericoloso, ma lui si trasforma "bandito dagli uomini in banditore di Dio" utilizzando l'esilio per diffondere il suo richiamo al radicalismo evangelico. Morì in pace con la Chiesa dopo esserne stato fieramente perseguitato.