Beato Maurizio (Maurice) Tornay
Sacerdote e martire
Nacque nel 1910 in Svizzera e, terminati gli studi liceali, entrò nella Congregazione dei Canonici di San Bernardo, presso il convento del passo del Gran San Bernardo. Prima ancora di aver terminato gli studi di teologia, gli fu concesso di partire in missione per la Cina. Qui terminò gli studi e fu ordinato sacerdote, dedicandosi in un primo momento alla formazione dei seminaristi locali. Ricevette poi la nomina a parroco in uno sperduto paesino in Tibet, terra in preda a una violenta persecuzione anticristiana. Il Lama locale alimentava un forte odio contro i missionari cristiani. Nonostante le minacce, Maurizio decise di rimanere lì dove il vescovo lo aveva inviato. Dopo aver cercato inutilmente la via diplomatica attraverso l'appoggio del Nunzio Apostolico e del governo cinese, decise di partire per Lhasa, sperando in un intervento del Dalai Lama, ma venne ucciso in un'imboscata. Era il 1949. Ancora collegiale, aveva scritto: «La morte è il giorno più felice della nostra vita. Bisogna rallegrarsene più di tutto, perché è l'arrivo nella nostra vera patria».
indietro