Beata Chiara Luce Badano
Giovane focolarina
Chiara, nata nel 1971, si distinse fin da piccola per il suo amore verso gli ultimi, che sapeva coprire di attenzioni e di servizi. Una ragazza normale, che seppe essere docile alla grazia e al disegno di Dio su di lei. Suo desiderio era quello di impegnarsi a vivere il Vangelo: «Come per me è facile imparare l'alfabeto, così deve esserlo anche vivere il Vangelo». All'età di 17 anni, un dolore alla spalla sinistra svelò un osteosarcoma, un tumore osseo. Chiara non si ribellò: appresa la diagnosi, rimase 25 minuti in silenzio, e poi pronunciò il suo "sì" alla volontà di Dio: «Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch'io». Ripetè spesso questa frase durante la sua malattia, restando sempre forte e serena, convinta che «il dolore abbracciato rende liberi». La sua camera, in ospedale e a casa, divenne luogo di incontro, di apostolato e di unità. Chiara seppe prepararsi con gioia all'incontro con Gesù attraverso l'Eucaristia, la lettura e la meditazione della Parola di Dio; in lui vedeva «lo Sposo che viene a trovarmi». E lo Sposo venne a prenderla all'alba del 7 ottobre 1990. Queste furono le sue ultime parole alla madre: «Mamma, sii felice, perché io lo sono».