San Giovanni di Mosca
“Folle per Cristo”
Nato nell'Oblast' di Vologda, fin da bambino lavorò come portatore d'acqua in una miniera di sale, combinando il suo stretto ascetismo, fatto di digiuni e continue preghiere, con il duro lavoro. Si spostò quindi a Rostov dove ebbe inizio la sua missione spirituale di "Stolto in Cristo", scelse cioè di vivere simulando la pazzia, in miseria e disprezzando il proprio corpo per poter meglio partecipare alla passione di Gesù. Iniziò infatti a peregrinare per la Russia trasportando pesanti catene e croci di ferro e indossando un massiccio copricapo dello stesso materiale, tanto che fu subitaneamente soprannominato "Giovanni Grande Cappello". A Mosca giunse a piedi scalzi e vestito solo di leggeri stracci in pieno inverno e per le sue strade iniziò a profetizzare un periodo di grande sciagura per l'intera Russia, che si concretizzò poco più tardi nel Periodo dei Torbidi e nell'invasione polacca, gridando per le strade della città che "Mosca è piena di diavoli visibili e invisibili". Stabilitosi nella capitale iniziò quindi a vagabondare per le strade ammonendo chi, a suo parere, non rispettava i dogmi divini, non preoccupandosi del grado e del potere di coloro con cui parlava. Secondo le sue agiografie arrivò perfino a rivolgere allo Zar Boris Godunov il seguente ammonimento: "Tu chiedi che Dio ti renda più astuta la testa. Dio ha aspettato a lungo e adesso te la romperà dolorosamente!". Poco prima di morire scelse il luogo ove voleva essere seppellito e su cui più tardi verrà costruita la cattedrale intitolata a San Basilio Magno, quindi si liberò per la prima volta delle catene e si asperse per tre volte d'acqua. Fu accreditato di un gran numero di miracoli sia prima che dopo la propria morte. Le fonti a cui è possibile attingere la sua biografia sono i Servizi e la Vita di San Giovanni preservate in un manoscritto del XVII secolo.