San Leodegario di Autun
Vescovo
Diacono a Poitiers, lavorò all'amministrazione diocesana. Successivamente fu ordinato sacerdote. Decise di entrare come monaco nell'abbazia di Maxentius nel 650. Nel 651 divenne abate, carica che mantenne per sei anni e durante la quale pose l'abbazia sotto la Regola di s. Benedetto. Nel 656 divenne consigliere della regina santa Bathild e tutore dei suoi figli. Nel 663 diventa vescovo riformatore di Autun nel 663. Durante il suo episcopato ha combattuto contro il manicheismo, ha riformato il clero secolare, ha rafforzato la disciplina delle case religiose, ha adottato il Credo di san Atanasio e ha promosso l'amministrazione dei sacramenti, specialmentedel battesimo. Il suo operato e il suo appoggio a Childerico opposto a Ebroin nella successione al trono di Francia, gli hanno innimicato molti potenti. Esiliato a Luxeuil nel 675, ritornato a Autun su richiesta di Teodorico III dopo la morte di Childerico. Quando la città venne attaccata, Leodegario concorò una resa per evitare la distruzione della città. Caduto nelle mani di Ebroin, venne accecato e le sue labbra e la sua lingua tagliate. Poco tempo dopo lo Ebroin lo accusò di aver istigato l'assassinio di Childerico, lo arrestò e lo imprigionò per due anni nel monastero di Fecamp in Normandia, dove venne regolarmente torturato, quindi storpiato, e alla fine assassinato nei boschi di Sarcing nella Somma nel 678.