San Severo di Ravenna
Vescovo
Sul dodicesimo vescovo di Ravenna, Severo, sono scarse le notizie certe. Si sa che partecipò al Concilio di Sardica (l'odierna Sofia) nel 342-343. Fu sepolto nella zona di Classe. Testimonianze dell'antichità del suo culto sono le notizie di due traslazioni e i mosaici di Sant'Apollinare. Gli fu dedicata nel VI secolo una basilica, andata distrutta dopo il XV secolo. Per gli agiografi sarebbe stato un lanaiolo che, recatosi in chiesa dopo la morte del vescovo Marcellino, sarebbe stato eletto suo successore perché una colomba gli si posò sul capo. Secondo Liutolfo un monaco trafugò le reliquie per portarle in Germania. È infatti venerato " oltre che in Emilia-Romagna, Toscana e Marche " a Magonza ed Erfurt. I bassorilievi marmorei posti sul sepolcro trecentesco nella chiesa del santo ad Erfurt, lo raffigurano vestito degli abiti vescovili, in mezzo alle figure della moglie e della figlia, in devoto atto orante. Ma ben più numerose furono le chiese dedicatogli in tutta la provincia ravennate, nell'Emilia Romagna, in Toscana, nelle Marche. Solo a Faenza ve ne furono quattro.