Santa Gertrude di Nivelles
Assalita da topi neri, uno dei quali le morde un orecchio, così appare Geltrude (626-659) in un'illustrazione del XVI secolo che testimonia una tradizione: infatti, è stata a lungo venerata come protettrice contro le invasioni di topi. La narrazione, priva di base storica, è tuttavia segno dell'ammirazione che l'ha sempre accompagnata. Figlia di Pipino di Landen, antenato di Carlo Magno, alla morte del padre si fa monaca con la madre e la sorella. Sua madre fonda un monastero "doppio", di uomini e donne. Alla morte della sorella Itta, Geltrude le succede come badessa, ma accetta il titolo, lasciando a un frate il potere effettivo e riservando a sé il compito di rendere monaci e monache meno ignoranti, più motivati nella fede e più preparati a divulgarla: chiama dall'lrlanda monaci dotti nelle Scritture e manda gente a Roma per rifornire la comunità di libri liturgici. Geltrude si serve poi della sua fama crescente per fermare le interminabili guerre locali tra famiglie signorili. Già da viva, la canonizzano, quando poi muore, a soli 33 anni, la venerazione è immediata.
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