Sant'Ignazio da Santhià
Ignazio nacque nel 1686 a Santhià (Vercelli). Divenne sacerdote ed ebbe subito incarichi di prestigio che, oltre a una buona rendita economica, lasciavano presagire un rapido successo in ambito ecclesiastico. Ma egli, con il fermo desiderio di tendere alla perfezione, rinunciò agli incarichi e ai benefici connessi entrando nei frati minori cappuccini. Durante la guerra contro le armate franco-spagnole, fu cappellano dell'esercito del re di Sardegna, dedicandosi con amore all'assistenza dei soldati feriti. Gli ultimi anni della sua vita li trascorse nel convento del Monte dei Cappuccini di Torino. Amava il silenzio, il raccoglimento, le veglie prolungate ai piedi del tabernacolo, ma seppe pure rimboccarsi le maniche e mettersi al servizio degli infermi e dei poveri della comunità e della città di Torino. «Il bel Paradiso - soleva ripetere - non è fatto per i poltroni. Lavoriamo dunque!». Uomo di grande umiltà, fino a poco prima della morte, svolse i lavori più umili della vita di convento, continuando sempre a benedire, confessare e consigliare quanti accorrevano a lui.