San Bernardino Realino
Sacerdote
Le immagini devozionali del Santo lo raffigurano in atto di accogliere tra le braccia il Bambino Gesù. Fu infatti in seguito all'apparizione della Vergine e del Bambino che Realino (1530-1616) cambiò radicalmente la sua vita: terminati i suoi eccellenti studi in medicina e diritto civile e canonico, iniziò una brillantissima carriera amministrativa che ben presto abbandonò per entrare a far parte della Compagnia di Gesù. Recatosi a Lecce per fondarvi un collegio, vi rimase fino alla morte, occupandosi dei bisognosi e affrontando le situazioni difficili con un dinamismo prodigioso, guadagnandosi il soprannome di "padre della città''. Diversi miracoli furono attribuiti alla sua intercessione. Il sindaco di Lecce, al suo capezzale di morte, chiese a Bernardino di pregare per gli abitanti leccesi e per l'umanità intera, ed egli rispose con un filo di voce e ormai allo stremo delle forze: «Signor sì». Subito dopo la morte, il consiglio cittadino scelse Bernardino come patrono di Lecce.
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